Saluzzo: impegni per Casa Cavassa e l'ospedale

Arte e cultura Welfare

I nuovi restauri di Casa Cavassa, oggi sede del museo civico di Saluzzo dopo essere stata antica dimora dei Marchesi di Saluzzo, costituiscono una delle attività finanziate  dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, ben consapevole del valore storico e artistico di questa struttura che ha avuto il suo massimo splendore tra il XV e il XVI secolo, periodo degli straordinari affreschi a grisaille e della pala della Madonna della Misericordia firmata dal fiammingo Hans Clemer.

Casa Cavassa, così denominata dopo esserne diventata di proprietà dell’omonima famiglia che la ricevette in dono dai Marchesi di Saluzzo, dei quali furono vicari generali Galeazzo Cavassa e suo figlio Francesco, appartiene al Comune di Saluzzo, destinatario del lascito di Emanuele Tapparelli d’Azeglio, diplomatico, filantropo e collezionista d’arte. Emanuele Tapparelli d’Azeglio ha donato l’edificio, che aveva comprato dai Cavassa, proprio perché il Comune lo trasformasse in museo, che è stato aperto al pubblico nel 1890.

Un altro impegno costante della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo è quello a favore dell’ospedale cittadino, che, a causa dei tagli imposti dai piani sanitari regionali, ha subito una progressiva dequalificazione ed è stato depauperato di prestazioni d’eccellenza trasferite altrove. La Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo sta contribuendo al recupero di servizi sanitari, a supporto anche dell’ambito territoriale. In quest’ottica si inquadra lo stanziamento deliberato dalla Fondazione per dotare di attrezzature sanitarie l’ospedale cittadino.

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